Progetto Musicale ed Inclusivo ‘Dis-sonanze’
Nicole, il suo "gatto nella tasca" e i piccoli grandi miracoli della Musica
Dal 17 Gennaio, ogni mercoledì, la musica è riuscita davvero a fare la differenza consentendo l’incontro tra gli studenti del Guggenheim e i ragazzi speciali della nostra scuola in una dimensione meno formale e orientata al ben-essere di ciascuno. Realizzare inclusione nei fatti era l’obiettivo, ed è riuscito. Molto spesso i ragazzi con disabilità, specialmente quelli con gravità certificate, fanno fatica a stare in classe e hanno bisogno di attività diversificate ed alternative che per lo più vengono realizzate solitamente nelle aule dedicate al laboratorio di sostegno o esternamente agli edifici scolastici. Altrettanto spesso i compagni di classe fanno fatica ad interagire con loro per i percorsi di studio altamente differenziati e per le esigenze legate alla didattica. Secondo le promotrici, prof.ssa Alessandra Tessari e prof.ssa Elisa Tomasso, era necessario trovare uno spazio e un tempo dedicato all’incontro, alla com-partecipazione, alla collaborazione, allo scambio di parole, sguardi, gesti tra tutti gli studenti del Guggenheim. Uno spazio ed un tempo dove ci si sentisse più liberi, più leggeri nell’esprimere se stessi. Uno spazio e un tempo che realizzasse ben-essere individuale e collettivo e consentisse di percepire piacere nello stare a scuola. Uno spazio e un tempo per scaricare la tensione in maniera costruttiva e creativa, visti i frequenti comportamenti oppositivi generati da stress e senso di costrizione così come percepiti dai ragazzi con disabilità.
La musica ha fatto questo, ha costruito relazioni e alleggerito i cuori, sotto l’esperta regia di Alberto Stevanato, direttore artistico e musicale del progetto, musicista e con un talento ed una delicatezza unica nel mondo della disabilità. La musica ha permesso a qualcuno di uscire fuori dal guscio, di ritrovare fiducia in se stesso e ricominciare a coltivare talenti che erano stati accantonati. Ha permesso incontri ravvicinati che si sono tradotti nella realizzazione di due canzoni a più mani, a più voci e a più strumenti, ispirate al mondo interiore di Nicole, che si è riscoperta cantante nel corso del laboratorio.